CROMORIFLESSOLOGIA

“Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull'Anima. Il colore è il tasto. L'occhio è il martelletto. L'Anima è un pianoforte con molte corde. L'artista è la mano che con questo o quel tasto porta l'anima a vibrare.”
       da 'Lo spirituale nell'arte', 1912
        WASSILY KANDINSKY

"Oggi sappiamo che l’uomo, in sostanza, è un essere di luce. E la scienza moderna di fotobiologia sta attualmente dimostrando questo. In termini di guarigione, le implicazioni sono immense. Ora sappiamo, per esempio, che i quanti di luce sono in grado di avviare, o arrestare, reazioni a cascata nelle cellule, e che un danno cellulare genetico può essere virtualmente riparato, in poche ore, da deboli fasci di luce.
Siamo ancora sulla soglia di comprendere appieno il complesso rapporto tra la luce e la vita, ma ora possiamo dire con forza, che la funzione di tutto il nostro metabolismo dipende dalla luce".
     Fritz Albert Popp

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 La Cromoriflessologia è la cromoterapia abbinata alla riflessologia, ossia vengono irradiate di un colore specifico le zone riflesse relative alla problematica del soggetto attraverso la penna di cromopuntura. Questo permette di inviare al sistema nervoso centrale il nostro messaggio irradiando le varie zone con una frequenza scelta attraverso un determinato colore senza dover premere. Per tanto la cromoriflessologia viene utilizzata molto nei neonati, bambini e negli anziani dove vi è una cute molto delicata e la sensibilità è maggiore.

Da sempre la luce è stata associata alla presenza divina, in tutte le interazioni e legata al padre dell’universo. FIAT LUX nella Genesi riporta al concetto di luce come amore: la luce si libera dal fuoco come il desiderio di amore si libera dalla volontà di Dio. La luce unitaria è pura espressione divina, con forza creativa onnicomprensiva che ha: • un continuum (il fluire della vita) • un quantum (la frammentazione in manifestazioni quantitative e singolari come fenomeni, forme, creature). La luce è una forza che conduce l'esistenza in avanti verso il ritorno all'Uno Primordiale, la luce è al di là dei colori, ne è origine causa e raggiungimento ultimo. La luce deriva dal Sole che dà calore splendore e energia essenziali per il sostentamento della vita, e il Dio Sole è stato venerato in ogni epoca: − in tutte le tradizioni la luce è paragonata al Padre universale, all'occhio destro, e l'illuminazione" è sinonimo di salute di corpo mente e spirito − in Grecia Apollo era l'occhio di Zeus − negli Inca la divinità aveva forma umana con un disco d'oro (solare) 29 come faccia − nell'Induismo il Sole era considerato il vivificatore − nel Cristianesimo Dante rappresenta come Sole il Dio Padre − in Egitto il dio Ra rappresenta il sole allo Zenith, il dio Horus il sole nascente, il dio Osiride il sole declinante.
La cromoterapia o cromopuntura, ha origini antichissime, le medicine tradizionali hanno sempre attribuito grande importanza all’influenza dei colori sullo stato di salute e sullo stato d’animo dell’uomo.
Egizi, romani e greci praticavano l’elioterapia, diretta esposizione alla luce solare, per curare e riequilibrare molti disturbi fisici e dell’umore.
Per gli Egizi i colori individuavano l'essenza delle cose, l'essere come manifestato. Ogni aspetto della salute e del DISEQUILIBRIO era collegato a divinità, e gli dèi della luce del sole avevano un posto elevato fra le divinità. Al dio Thot, dio della saggezza che aveva generato il mondo con la parola, si attribuisce l’aver portato sulla terra l'uso del colore a scopo terapeutico attraverso l'utilizzo di erbe, piante, unguenti, tinture, minerali (malachite), metalli colorati (rame carbonio antimonio). Il tempio di Eliopolis, capitale del Regno nella V dinastia, dedicato a Thot era un centro di cromoterapia si svolgeva la tecnica con i colori in piccole stanze di cura con luce frazionata. Usavano anche la gemmotecnica associando le frequenze delle gemme con quelle di tipo astronomico, ed usavano già l’acqua solarizzata e sottoposta alla frequenza del colore. Stessa cosa la facevano in altri continenti (indiani, cinesi, sudamericani). Mettevano in relazione i colori agli dèi, e usavano 31 come colore anche determinati tipi di luce ambientale: le mattine di primavera come blu (dio Thot, corpo spirituale)) i mezzogiorni d’estate come giallo (dio Iside, corpo mentale) e i pomeriggi autunnali come rosso (dio Osiride, corpo fisico). Nella medicina egizia si mettevano inoltre sui punti di agopuntura i solidi impregnati di olio essenziale caldo sul corpo, e si veicolava così la forma e un olio essenziale corrispondenti alla frequenza vibratoria del colore desiderato. − Di Atlantide si favoleggiano i templi circondati da stanze di cura con soffitti di cristalli e stanze con forme geometriche le cui misure risuonano con la desiderata frequenza cromatica, dando una specifica informazione frequenziale legata al colore.

In Grecia, Pitagora lavorava con la scienza dei numeri e usava il suono e il colore in tecnica anche attraverso gli occhi (e considerava comparabili i due tipi di vibrazioni). Aveva creato le camere pitagoriche in cui la frequenza del colore era ottenuta dalle misure e proporzioni della stanza, cioè la frequenza del colore originava dalla forma.
Sempre in Grecia Artemidoro aveva attribuito un valore profetico ai colori sognati. Anche altri filosofi come Platone, Teofrasto e Aristotele studiano i colori e i loro effetti. Platone aveva stabilito delle corrispondenze fra solidi geometrici, elementi dell'universo, tipologie umane e colori, individuando come Forma perfetta ed evoluta il dodecaedro.
In India, la medicina ayurvedica considera di fondamentale importanza i colori che influenzano l’equilibrio dei chakra (centri di energia sottile che vengono associati alle principali ghiandole e funzioni del corpo) utilizzando le pietre preziose.
Nella medicina energetica, i cinesi affidavano il proprio benessere fisico all’azione delle varie tinte: il colore giallo per il riequilibrio dell’intestino, il violetto per controllare gli attacchi epilettici ecc.
L’Islam la nuova religione nel 7°secolo spinge a conservare ciò che resta degli scritti medici: hanno collezionato testi da tutto il mondo e Avicenna si mette a tradurre Aristotele, Ippocrate e Galeno e con il "Canone della Medicina" restituisce il colore a scopo terapeutico, suggerendo che il rosso fa aumentare la pressione arteriosa, il blu la abbassa, e il giallo riduce le infiammazioni.
Nel medioevo è aumentato il livello di misticismo che si esprime con canti magici, astrologia, amuleti, mentre si ridefiniscono i concetti di umori e il colore viene solo somministrato con unguenti e piante.
Mentre il Cristianesimo bandisce l’uso del colore considerato retaggio del paganesimo quindi eretico. L'uso del colore si fa clandestino e vengono distrutti gli scritti relativi.
Poi nel rinascimento troviamo Paracelso di Zurigo, medico alchimista convinto dell'influenza di pianeti e stelle sul corpo astrale, che con l’alchimia e Spagyria per la trasformazione delle sostanze usa il colore sotto forma di luce erbe e minerali.
Nel 1851 si riscopre il valore della luce come elemento di tecnica. Il tedesco Lorber sosteneva la necessità di esporre al sole qualunque parte del corpo colpita da DISEQUILIBRIO, e solarizzava l’acqua di fonte che aggiungeva ad una dieta. Per solarizzare usava sali sulfurei, sale marino in un cucchiaio d’oro e d’argento per le fratture, sangue per le emorragie. Scrive "The healing power of sunlight".
Rollier uno svizzero nel 1903 usa la eliotecnica per la TBC. Il metodo Rollier da 6 a 8 ore al dì al sole all'aria aperta asciutta e fresca dà una sensazione di benessere e rilassatezza con il 90% di guarigioni!
Nel 20° secolo Steiner individua nel DISEQUILIBRIO la separazione fra la coscienza terrena e la percezione superiore. Il colore fa parte della tecnica insieme all'arte, i colori attivi sono per lui solo i fondamentali rosso blu e giallo, mentre gli altri sono colori immagine. Riprende il concetto delle forme che amplificano l'effetto terapeutico del colore.
Nel 1893, il medico danese Niels Ryberg Finsen sviluppò uno dei primi dispositivi in grado di produrre "luce solare" sintetizzata tecnicamente. La luce sintetizzata tecnicamente presenta evidenti vantaggi: la sua intensità e lo spettro luminoso emesso sono controllabili. Dal 1895 al 1903 curò più di 950 pazienti affetti da lupus vulgaris (tubercolosi della pelle) utilizzando la "luce solare" filtrata e sintetizzata tecnicamente.
Nel 1903 ricevette il Premio Nobel per la Medicina per le sue ricerche sulla terapia della luce e per i suoi eccezionali risultati terapeutici. Il Dr. Finsen è quindi considerato il fondatore della moderna terapia della luce.
Nel 1971 Lusher, professore di psicologia, propone il test dei colori come indicatori di personalità, indicandoli come causa e cura dei DISEQUILIBRI sia fisici che psicologici. La preferenza nella scelta dei colori è collegata al loro valore emotivo. Si basano sulle abitudini dell’uomo primitivo e sulle reazioni primordiali legate alle situazioni. Nelle situazioni diurne - uomo attivo - aumento del metabolismo e delle secrezioni ghiandolari: il giallo solare visto come attività e speranza. Nelle situazioni notturne correlate al sonno e alla pace: il blu scuro è visto quindi come quiete e passività. Nelle ore di veglia l'attività di cacciare ed attaccare è simboleggiata dal rosso, mentre il difendersi e l'essere cacciati è simboleggiato dal verde.
Nel 1976, ed erano Fritz Albert Popp ha scoperto che l’emissione di biofotoni mostrava una caratteristica altamente inattesa, ovvero quella della coerenza (fotoni che vibrano in sintonia, in concordanza di
fase e con la stessa frequenza). Tale coerenza è un fenomeno che si manifesta
artificialmente nei laser ed era incredibile poterla osservare come risultato di un
processo biologico. Andando avanti scoprì che le molecole all’interno delle cellule
rispondono a determinate frequenze, che le radiazioni biofotoniche sono collegate allo
stato di malattia o di salute di un organismo, che esse vengano utilizzate dalle cellule
di un organismo vivente per una sorta di efficientissima comunicazione
elettromagnetica inter-cellulare, che vengono anche scambiate tra organismi della
stessa specie (dai batteri alle pulci d’acqua), che la molecola vivente che più di ogni
altra è deputata alla ricezione ed alla trasmissione dei biofotoni è il DNA.
Tutte queste scoperte messe assieme distruggevano l’intero costrutto assiomatico
della biologia ortodossa fondato sul primato del DNA ed aprivano la strada alla nuova
biologia fondata sulla genetica ondulatoria e sull’epigenetica (il termine epigenetica,
originariamente coniato per descrivere come l’informazione genetica viene utilizzata
durante lo sviluppo per produrre un organismo, oggi è usato per descrivere tutte quelle
modificazioni ereditabili che variano l’espressione genica pur non alterando la
sequenza del DNA).
Negli ultimi anni la cromoterapia ha avuto un notevole sviluppo grazie ai numerosi studi scientifici che hanno messo in evidenza l’influenza dei colori sul sistema nervoso, immunitario e metabolico. Peter Mandel è il fondatore della cromopuntura.
                         

Il colore è considerabile una specifica lunghezza d'onda di energia radiante, cioè vibrazione pura, e somministrare un colore significa somministrare energia informata indispensabile per mantenerci in salute e prolungare la nostra vita.
Il colore, essendo vibrazione pura, è nutrimento frequenziale, il tipo corretto di intervento in caso di salute e disequilibrio, poiché è nella giusta forma, nel giusto posto, al momento giusto. In condizioni di disequilibrio determinate vibrazioni di colore ci riportano all'equilibrio.
L'applicazione dell'esatta frequenza (sia mediante cibo, medicine ecc.) cambierà la funzione alterata.
I colori sono dotati di uno straordinario potere terapeutico: - donano tranquillità - forniscono energia - stimolano le capacità di autoguarigione dell’organismo. Ogni colore ha una sua funzione particolare, e tutti concorrono al benessere complessivo dell’individuo. Ogni colore, infatti, ha uno spettro di vibrazioni, di oscillazioni energetiche che interagiscono con le vibrazioni energetiche del nostro corpo, la nostra luce, il nostro linguaggio cellulare. Se c’è coerenza fra le vibrazioni di ogni tessuto, ci sono equilibrio, armonia psichica e salute nel nostro organismo. Noi quindi conosciamo i colori perché li abbiamo dentro di noi, siamo fatti di luce e colore.
La quantità di energia di ciascun colore è inversamente proporzionale alla lunghezza d’onda. Più è ampia la lunghezza d’onda più forte sarà la penetrazione cutanea ma minore la carica energetica. Quindi il rosso è il colore più penetrante, poi seguono l’arancio, il giallo, il verde, il blu, l’indaco e il viola. Il viola arriva a profondità limitate, ma infonde una più alta quantità di energia.
L'assorbimento di raggi cromatici attraverso la pelle ha effetto sul flusso del sangue e su tutte le ghiandole con possibili effetti su ogni parte del corpo (es. tinture per capelli). Il colore dei vestiti, come la tintura per i capelli esercitano effetti sul corpo.
I principali effetti delle radiazioni luminose applicate a scopo di riequilibrio e benessere della persona, si sviluppano secondo le seguenti azioni: 1. Vasodilatazione e vasocostrizione 2. Diminuzione o aumento della pressione arteriosa. 3. Sviluppo di un’azione antibatterica 4. Coadiuvano i tessuti nella lotta antiparassitaria. 5. Aumento della produzione dei globuli rossi 6. Incremento della capacità di ossidazione del sangue. 7. Riequilibrio dell’attività delle ghiandole endocrine collegate ai chakra. 8. Potenziamento delle difese immunitarie 9. Stimolazione dell'azione dei globuli bianchi, aiutano i leucociti nella distruzione dei batteri 10. Incremento e regolazione della produzione di collagene fra tessuti e ossa 11. Stimolo dell'azione delle mucose 12. Effetto calmante, sedativo, rilassante, antidepressivo, tonico, stimolante. 13. Stimolazione e drenaggio del sistema linfatico 14. Attrazione di sangue verso la pelle con effetto decongestionante gli organi interni 15. Stimolazione dell'intero sistema attraverso la stimolazione di punti olografici in accordo di vibrazione, e di canali energetici, meridiani. 

La cromoterapia utilizza le onde elettromagnetiche emesse da una fonte di luce colorata, che attraverso un processo di trasduzione in una determinata lunghezza d’onda, possono essere trasmesse su punti riflessi d’organo, trasferendo il messaggio bio-elettrico a determinati tessuti e cellule correlate, ripristinando l’equilibrio elettrico e chimico dell’omeostasi cellulare, con conseguente miglioramento delle funzioni biologiche dell’organo o viscere riflesso.

Il colore come la luce fa parte dello spettro elettromagnetico e ne è una componente (altre i raggi cosmici, , X, UV, infrarossi, radio, TV...). Il colore, rispetto a suono, calore e magnetismo è diverso per frequenza, ma al loro stesso modo possiede energia ed ha effetti sull'organismo. Quindi il colore è considerabile una specifica lunghezza d'onda di energia radiante, cioè vibrazione pura, e somministrare un colore significa somministrare energia informata indispensabile per mantenerci in salute e prolungare la nostra vita.

Il premio Nobel Luc Montagnier afferma che la possibilità di comprendere la natura dei segnali elettromagnetici provenienti dal DNA dei batteri potrà cambiare in futuro l’approccio della medicina alle malattie, spostando l’attenzione sugli aspetti fisici e chimico-fisici del funzionamento dell’organismo. – Italy, Milano – 30 Set. 2009

“Il DNA del genoma della maggior parte dei batteri patogeni – ha detto lo scienziato francese – contiene spezzoni che risultano capaci di generare onde elettromagnetiche a frequenza molto bassa, fino a 2 mila Hertz“. Lo studio di questi segnali, secondo Montagnier, “può aprire la strada allo sviluppo di sistemi di rilevamento estremamente sensibili per scoprire, ad esempio, infezioni batteriche croniche in diverse malattie”.

Il DNA è in grado di emettere e di trasmettere segnali elettromagnetici di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali mantengono poi “memoria” delle caratteristiche del Dna stesso. Frequenze che in passato, nel corso di un esperimento, furono trasformate in suoni.

Insomma, il Dna “comunica” all’acqua che memorizza e divulga il messaggio.

“Innanzitutto, spiega il Nobel, che si potranno sviluppare sistemi diagnostici finora mai progettati, basati sulla proprietà “informativa” dell’acqua biologica presente nel corpo umano: malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi multipla, Artrite reumatoide, e le malattie virali, come Hiv-Aids, influenza A ed epatite C, “informano” l’acqua del nostro corpo – acqua biologica – della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi “letti” e decifrati”.

Quindi e di fatto il DNA e’ un sistema biologico ricetrasmittente, che si autoinforma ed informa ad ogni istante l’organismo intero di ogni essere Vivente e quindi tutte le sostanze, batteri, parassiti interni, ma non solo, esso intercomunica anche con l’ambiente esterno e con le informazioni dell’UniVerso.

In tal modo il DNA invece di essere considerato in gran parte come JUNK-DNA – DNA-Spazzatura in tutta la sua inutile lunghezza, viene altresì ad avere una complementare funzione bio-elettronica, capace di regolare il sistema dinamico della circolazione delle informazione biologica nella cellula.

Per capire la funzionalità di comunicazione a distanza del metabolismo cellulare, la struttura a doppia elica del DNA può essere considerata come una “ ANTENNA RICE-TRASMITTENTE” capace di regolare, come sistema di controllo a più livelli di frequenza, tutto il ciclo temporale di informazione cellulare.

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